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In Cardiologia realizzati due interventi con nuove tecniche

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Due interventi con tecniche all'avanguardia sono stati realizzati dall'unità operativa di Cardiologia del San Raffaele Giglio di Cefalù, diretta da Tommaso Cipolla, con la collaborazione del responsabile dell'unità operativa di Emodinamica del San Raffaele di Milano, Antonio Colombo, che da un anno collabora con il nosocomio siciliano. Il primo, di "alcolizzazione del setto interventricolare per via cutanea", è stato eseguito in una paziente affetta da cardiomiopatia ipertrofica. Una malattia caratterizzata da abnorme ispessimento di una parte del muscolo cardiaco, causa di grave impedimento allo svuotamento del ventricolo. "La procedura di alcolizzazione, effettuata in Italia in pochissimi centri - spiega il dottor Cipolla - consiste nell'iniezione, attraverso una sottile sonda introdotta dall'arteria femorale, di una piccola quantità di alcol etilico nell'arteria che nutre questa parte "eccedente" di muscolo, in modo da provocarne la morte cellulare e, di conseguenza, ridurre o abolire l'ostruzione. Tale intervento - rileva il primario - quando sono presenti condizioni anatomiche favorevoli, sostituisce quello chirurgico tradizionale, a "cuore aperto", più pericoloso e molto più invasivo". L'altra opzione terapeutica è stata messa a punto da l'equipe di elettrofisiologia, guidata dal dr. Gabriele Giannola, che ha avviato l'attività di "terapia ablativa percutanea delle aritmie", con un intervento di "ablazione di flutter atriale" ovvero un'aritmia piuttosto diffusa, caratterizzata da un abnorme aumento della frequenza cardiaca. "Anche la procedura di ablazione - sottolinea Giannola - viene effettuata in modo minimamente invasivo, attraverso sottili sonde introdotte in corrispondenza dell'inguine. Le sonde permettono di "disegnare" una mappa elettrica del cuore, in modo da individuare un punto preciso dell'atrio destro dove effettuare una sorta di cauterizzazione termica, capace di interrompere definitivamente l'aritmia. In tal modo il paziente non dovrà essere sottoposto ad altre terapie farmacologiche. Non tutti i pazienti - aggiunge il dottor Giannola - sono adatti a questo tipo di trattamento. E' fondamentale un'attenta valutazione clinica". "I due interventi segnano un ulteriore passo avanti nel percorso di crescita della Cardiologia, dell'ospedale di Cefalù - conclude il direttore sanitario Orazio Pennelli - che in meno di due anni ha visto un costante incremento sia del numero delle prestazioni che della varietà degli interventi, grazie a moderni approcci terapeutici e ad una equipe di cardiologi professionisti e qualificati che operano nel nostro nosocomio".

Letto 2238 volte Ultima modifica il Venerdì, 20 Giugno 2014 13:17
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